L'ELMETTO MOD. 1933


 

L'ELMETTO MODELLO 1933.

Se sapeste quanto costava all'epoca un elmo modello 1933, con tutta probabilità vi verrebbe un coccolone. Allora io ve lo dico. La circolare n. 915 del 29 novembre 1934 determina l'entrata in servizio presso il Regio Esercito del nuovo tipo di elmetto denominato modello 933 del costo complessivo di lire 35. Tale circolare prosegue descrivendo l'elmo in questione. Esso si compone di una calotta in acciaio speciale, trattato termicamente, e di una cuffia interna fissata alla calotta per mezzo di tre coppiglie a bottone che fungevano anche da fori di areazione.
 
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Dal Momento che la circolare vietava, per motivi di robustezza, l'eseguzione di fori o saldature, i fregi vengono applicati a mascherina o a tampone. Nel primo caso, che è il più comune, il fregio veniva ottenuto spruzzando vernice nera su un'apposita mascherina applicata all'elmo tramite i due fori frontali.
 
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I fregi a tampone erano ottenuti con una specie di timbro che da al fregio un aspetto meno definito dei precedenti. Gli elmi con il fregio a tampone sono molto più rari e ricercati.
Tornando alla descrizione dell'elmo mod.933 c'e' da dire che la grossa novità che lo rende uno degli elmi più moderni per la sua epoca, è il sistema con cui è studiata l'imbottitura. Essa era composta da una lamina d'acciaio flessibile, a due terzi di cerchio, con tre fori, di cui due alle estremità ed uno posteriormente. Attraversp tali fori essa veniva fissata alle coppiglie d'areazione attraverso dei rivetti. Negli elmi più datati i rivetti presentano soltanto due linguette, mentre nella manniorparte dei casi i rivetti hanno otto linguette. A questa lamina era fissato un cerchione flessibile al quale era fissata la cuffia di pelle di capra color giallo naturale, che costituiva l'imbottitura vera e propria. Ai lati di questo cerchione erano fissate anche due linguette di alluminio alle quali era assicurato il soggolo di cuoio grigio/verde. Su alcuni modelli all'estremità del soggolo è impresso uno stemma sabaudo. Inoltre sulle linguette d'alluminio dovrebbe essere impresso il punzone dell'arsenale.
 
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Il colore originario dell'elmo mod. 933 fu il grigio/verde chiaro, tipo il cordellino delle uniformi degli ufficilali. Con il passare degli anni il colore utilizzato è via via stato più scuro. Grazie a questo è possibile datare un elmo. Anche la pelle utilizzata per l'imbottitura è andata scurendosi per motivi economici. Verso la fine del conflitto si possono incontrare elmi modello 933 con imbottiture in tela cerata e sottogola in canapa con fibbia scorrevole. Altro elemento utile per riconoscere un elmo modello 933 bellico da uno post-bellico sono le coppiglie di areazione. Quelle più vecchie sono bordate esternamente, successivamente perdono la bordatura, mentre quelle post-belliche sono molto più bombate.
 
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In particolari teatri d'operazione l'elmo modello 933 venne mimetizzato .
 
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La Seconda Guerra Mondiale
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