COPRICAPO SPECIALI


 

I COPRICAPO SPECIALI DEGLI ALPINI.

 

In questa sezione del sito pubblicherò articoli di copricapo speciali degli alpini che a mano a mano mi verranno per le mani. Al momento posseggo "solo" un colbacco in pelo utilizzato durante la campagna di russia quindi l'articolo che segue riguarda quest'oggetto. Ma ultimamente sono riuscito a trovare un bel cappello all'alpina di un sottotenente della G.a.F. Se siete curiosi scorrete la pagina e scoprirete di cosa si tratta.

IL COLBACCO DEGLI ALPINI.

russia_2.jpg

Il colbacco illustrato è composto da una calotta in panno grigio-verde imbottita internamente. Ai bordi inferiori della calotta sono applicati due orecchioni di pelle di montone cuciti posteriormente. Tali orecchioni possono essere rivoltati sulla cupola e legati alla sommità tramite una fettuccia bianca. Gli orecchioni presentano da una parte il pelo bianco dell'animale e dall'altra la pelle nuda. Questa andava abbondantemente ingrassata in modo da tenerla sempre morbida e impermeabile. All'interno il copricapo era rivestito di tela grigia dove erano applicati il timbro della ditta fornitrice e la taglia.

 

russia_5.jpgrussia_1.jpgrussia_3.jpgrussia_4.jpgcolbacco_1.jpgcolbacco_2.jpgcolbacco_3.jpg

LA G.A.F.

 

gaf_1.jpg 

gaf_01_web.jpg

La G.a.F., sigla che stà ad indicare Guardia alla Frontiera, era una parte del Regio Esercito preposta in particolarmodo alla difesa dei settori frontalieri del territorio, al presidio ed al mantenimento delle fortificazioni che su queste frontiere alpine, erano presenti in gran quantità. Vi erano reparti di fanteria, di artiglieria e del Genio. Erano dislocati secondo settori che, partendo da Ventimiglia e dalla Valle Roja in provincia di Cuneo, proseguivano in senso orario lungo tutto l'arco alpino fino alla Valle d'Aosta.

I settori in cui operavano i militari della G.a.F. erano cosi' suddivisi:
- I SETTORE Media-bassa Valle Roja;
- II SETTORE Alta Valle Roja e Valle Gesso;
- III SETTORE Valle Stura, Valle Maira e Valle Po;
- IV SETTORE Valli Germanasca e Pellice;
- V, VI, VII SETTORE zona Monginevro;
- VIII, IX SETTORE zona Bardonecchia-Moncenisio.

Il cappello fotografato in questo servizio appartenne ad un sottotenente della fanteria G.a.F. proprio del I settore. Con tutta probabilita' egli si trovava a presidiare uno degli innumerevoli bunker e casermette sparse lungo la valle Roja che dal colle di Tenda scende verso Ventimiglia e la Francia. Queste unita' furono particolarmente attive negli anni precedenti e durante la cosiddetta Guerra delle Alpi che tra il 10 e il 25 giugno 1940 vide impegnato il nostro esercito contro gli avamposti alpini dell'esercito francese.
 
gaf_2.jpggaf_3.jpggaf_4.jpg
 
PICT0058_web.JPG
 
PICT0060_web.JPG
 

L'ELMO MODELLO 1931/33

elmo_10.jpg

Ho voluto inserire questo modello di elmo tra i copricapo speciali in quanto non rappresenta una fattispecie di elmo a se stante bensì una transazione tra il mitico elmo modello 1931, quello raffigurato nei vari ritratti del Duce, senza fori d'aerazione e provvisto di crestino, e il ben più noto e definitivo modello 1933.

elmo_8.jpgelmo_9.jpg

Significative differenze e somiglianze tra questo elmo e gli altri sopra citati sono: l'imbottitura interna costituita da tre cuscinetti in pelle marrone e assenza dei fori d'aerazione come nell'elmo 1931, assenza del crestino come nell'elmo 1933.
Questo particolare tipo di copricapo venne scarsamente impiegato durante il secondo conflitto mondiale fatta eccezione per quei reparti di retrovia che non partecipavano ad azioni di guerra.

GLI ELMI DELL'ESERCITO DI LIBERAZIONE

In questa sottosezione voglio illustrare due bellissimi e rari elmi appartenuti a due italiani che hanno combattuto, dopo l'otto settembre, con l'esercito di liberazione anglo-americano che ha risalito la penisola negli ultimi due anni di conflitto.
Il primo è un classico elmo modello MKII inglese con colorazione kaki granulosa. Presenta sul lato tre stelle appena visibili che probabilmente stanno ad indicare il grado (capitano) del proprietario.
Il secondo elmo è un modello da staffetta portaordini inglese con fregio dell'artiglieria da montagna dipinto a mano. L'elmo è appartenuto ad un soldato che ha risalito l'italia assieme all'ottava armata inglese e la foto mi è stata gentilmente fornita da Filippo Cianfanelli.
 
sud_4.jpg
 
sud_3.jpg
 
sud_1.jpg
 
cianfanelli_32.jpg

 




La Seconda Guerra Mondiale
La Seconda Guerra Mondiale


www.glialpini.com
Sito personale di Cera Paolo
Hosted by Sndk