Cara sorella e nipoti.
Rispondo alla tua graziosa lettera ricevutala quale mi fece molto piacere nel sentire le tue buone notizie come pure ti posso assicurare per il presente di me.
Ma avviceversa ebbi dispiacere perché sento che stai molto in pensiero di me, ti prego di non farti del cattivo sangue per me che con l’andar del tempo tutto passa, passeranno queste pene e queste sofferenze e sperando in Dio torneremo con la pace e la tranquillità, perciò ti prego di nuovo di star tranquilla e non pensar male.
Altro ti dico che sono due giorni che ho fatto ritorno dalla prima linea e d ora mi trovo in riposo.
Sento che mia hai spedito un vaglia, ti ringrazio di cuore, non l’ ho ancora ricevuto ma spero di riceverlo.
Ti prego di dirgli alla sorella Maddalena che non ho ancora ricevuto il pacco, non so come dia di questo ritardo.
Appena che avrò ricevuto il vaglia ti scriverò di nuovo, come pure il pacco.
Dunque non so più cosa dirti. Scusa io male scritto.
Ricevi i più cordiali saluti e baci ed una stretta di mano a te e la tua famiglia dal tuo affezionatissimo fratello e zio Giacomo.
Tanti saluti e baci a mamma e fratello, così pure alla sorella Maddalena e la sua famiglia e marito.
Ho buona speranza che di questo autunno viene la sospirata pace e che portiamo la vittoria.
Tanti saluti al cugino Michele e tutta la sua famiglia, come pure a “Tanciu” ecc…
Saluti ai tuoi vicini che domandano mie notizie.
Addio colla penna ti lascio e col cuore ti abbraccio. Ciau.