I FREGI DELLA BOMBETTA DEGLI ALPINI

Nel 1873, con atto n. 69 del 25 marzo viene adottato il nuovo cappello per le compagnie alpine. Prima della nascita delle compagnie c'erano i distretti alpini e sia la truppa che gli ufficiali vestivano uniformi e copricapo della fanteria di linea.
I distretti erano così suddivisi:
- il distretto di Cuneo aveva il n° 40
- il distretto di Torino il n° 41
- il distretto di Vovara il n° 24
- il distretto di Como il n° 22
- il distretto di Brescia il n° 43
- il distretto di Treviso il n° 28
- ed il distretto di Udine il n° 30
Fregio in ottone utilizzato dagli uomini dei distretti. In questo caso 22° Distretto di Como dove comparvero le prime compagnie di alpini distrettuali.

Con l'aumentare dell'organico vengono formate le Compagnie alpine. Il fregio che contraddistingueva sia i distretti che le compagnie alpine era lo stellone a cinque punte in metallo dorato per i distretti e successivamente in metallo argentato per le compagnie alpine.


Con il passare degli anni ci si rende conto che le truppe alpine sono attimi soldati e il loro utilizzo viene esteso. Fanno così la loro comparsa i Battaglioni Alpini. Questo è il loro organico nel 1878:
10 battaglioni composti da 36 compagnie così suddivise:
1° BATT. |
2° BATT. |
3° BATT. |
4° BATT. |
5° BATT. |
6° BATT. |
7° BATT. |
8° BATT. |
9° BATT. |
10° BATT. |
Compagnie 1°,2° 3°,4° |
Compagnie 5° 6°,7° |
Compagnie 8°,9° 10°,11° |
Compagnie 12°,13° 14°,15° |
Compagnie 16°,17° 18° |
Compagnie 19°,20° 21° |
Compagnie 22°,23° 24°,25° |
Compagnie 26°,27° 28° |
Compagnie 29°,30° 31°,32° |
Compagnie 33°,34° 35°,36° |
Con atto n. 158 del 17 novembre 1880 viene adottato il nuovo fregio che è composto da un serto di fronde di quercia e di alloro che ne compongono la base. Su questo sono appoggiati due fucili incrociati muniti di baionetta innestata ed un piccone ed un'ascia parzialmente coperti da una grande cornetta recante nel centro il tondino molto bombato completo di numero del battaglione. Il tutto è sormontato dall'aquila coronata, con ali semi spiegate e scudo sabaudo sul petto.
Il fregio descritto presenta, con il passare del tempo, piccole differenze che aiutano a datarlo.
Ora vi presenterò una rassegna di foto di fregi da truppa e da ufficiale datemi dal Sig. CIANFANELLI Filippo che, dopo aver visto questo mio lavoro ha deciso, vista la sua vastissima esperienza nel campo, di darmi una mano, fornendomi materiale fotografico di grande interesse e consigli sempre utili e preziosi. Quindi un sincero grazie all'amico Filippo e rifatevi gli occhi con questi splendidi esemplari di fregi per bombette alpine.
Da questo fregio è stato ottenuto il conio per effettuare falsi fregi tutt'ora in commercio quali, ad esempio quello della MILIZIA MOBILE presente nell'articolo sulla Bombetta a tesa piatta e riportato sotto. I falsi fregi si riconoscono principalmente per il materiale con cui sono realizzati, per lo scarso rilievo dato al fregio in generale e al tondino all'interno della cornetta, in particolare. Personalmente ho pagato il falso fregio 70 Euro, ma purtroppo ho visto dei commercianti senza scrupoli che li proponevano come originali alla strabiliante cifra di 300-400 Euro. Stranamente erano tutti della Milizia Mobile!!! Se vi interessano dei falsi per completare una bombetta provate a rivolgervi alla ditta l'Arte della Medaglia di Genova. Si sa che negli anni 80-90 ne ha prodotti una discreta quantità tra i quali il mio.





Per il fregio da truppa il numero del Battaglione o del Reggimento veniva stampato e verniciato di nero sul dischetto bombato e fissato all'interno della cornetta tramite due alette posteriori che si infilavano in una fessura orizzontale della cornetta.
Gli ufficiali avevano, invece, il numero traforato direttamente sul fregio e veniva applicato un pezzo di cuoio nero sul retro per renderlo più visibile.
